Oggi ti racconteremo la storia del pastore dormiente Benino e della leggenda legata a questo personaggio!
Il presepe napoletano è ricco di personaggi e significati simbolici ed è per questo motivo che abbiamo deciso di parlarti della figura più famosa, cioè quella di Benino il pastore dormiente.
In molti pensano che il nome del pastorello che dorme sia Benito, ma è soltanto una storpiatura diffusasi durante il ventennio fascista, quando diverse persone vedevano delle somiglianze tra il duce e il personaggio del presepe.
Indice
Chi è il pastore dormiente Benino?
Benino non è altro che il pastore dormiente del presepe a cui gli angeli annunciano la nascita del Bambin Gesù. Infatti, solitamente viene posizionato in una grotta oppure in una parte del presepe molto lontana dalla capanna.
Questo perchè all’interno della Bibbia e del Vangelo, si parla di come i pastori che stavano accudendo le loro pecore, vengano svegliati dagli angeli ed invitati a recarsi a Betlemme, nel luogo dove è avvenuto il lieto evento.
La leggenda del pastore Benino
Esiste anche una leggenda su Benino, secondo la quale il pastorello non stesse altro che sognando il presepe stesso. Infatti, sempre secondo la leggenda, il presepe nasce proprio grazie al sogno di Benino, ed è per questo motivo che è importante che nessuno lo svegli, altrimenti il presepe stesso scomparirebbe.
Simbologia del personaggio Benino
Se invece andiamo ad analizzare il significato del personaggio, noteremo che Benino rappresenta il genere umano, che prima della nascita di Gesù stava dormendo, ma che grazie a Dio e Gesù si risveglia da questo stato vegetativo. All’interno delle Sacre Scritture si parla di come: “E gli angeli diedero l’annunzio ai pastori dormienti” e quindi il compito di Benino di annunciare all’umanità la nascita del Cristo e quindi Dio che si vuole avvicinare e aiutare gli uomini.
La figura del pastore Benino nella letteratura
Numerosi scrittori del passato hanno raccontato la figura di Benino e dei pastori dormienti che vengono risvegliati dagli angeli.
Ovviamente già all’interno del Vangelo di Luca, si parla della figura dei pastori, che portano il messaggio degli angeli a tutta l’umanità intenta a dormire e non consapevole del grande evento che era appena accaduto.
Il secondo è il poeta latino Virgilio (napoletano d’origine) che all’interno delle Bucoliche parla appunto della venuta di un bambino che porta pace e serenità sul mondo.
Mentre nel ‘400 è lo scrittore Iacopo Sannazaro che all’interno dell’Arcadia parla appunto dei legami tra Gesù e il mondo dei pastori che appunto si ricollega alla figura del pastorello Benino.